Il 2016 tra NPL, acquisto e recupero crediti
Come ad ogni inizio anno proviamo a fare dei pronostici, nessuno di noi riuscirà a prevedere il futuro con esattezza! Cerchiamo di cogliere insieme i segnali per scoprire e condividere i temi “scottanti” per il mercato del recupero crediti del 2016, in primis gli NPL.
I guru del settore indicano come temi caldi per questo nuovo anno: Non Performing Loans, compliance nel recupero crediti, cerchiamo di capire perchè e in che modo queste novità possono creare valore alle aziende di recupero crediti.
Numeri in crescita per mercato italiano dei NPL non performing loans, mercato che sta vivendo una fase di vivacità anche per effetto delle modifiche normative e dell’innalzamento delle coperture da parte delle banche a seguito della Asset Quality Review della Banca centrale europea… dalle stime sono ancora molti gli incagli da sistemare: si parla di oltre 200 miliardi di sofferenze che pesano sul sistema finanziario italiano. (Fonte ItaliaOggi)
Il 2016 si prospetta come un grande anno per le società del settore recupero crediti grazie anche alle opportunità che si sono aperte con il D.M. 2 aprile 2015.
Si formerà probabilmente un mercato di seconda fascia o terza di questi crediti poiché si prevede che i grandi players continueranno a fare da padroni negli acquisti dei portafogli deteriorati, lavoreranno le pratiche e poi parcellizzeranno questi portafogli rivendendoli ai nuovi “106” e alle società di recupero.
Tutto questo, dal nostro punto di vista garantirà lavoro ma non dimentichiamo che le società di recupero dovranno sviluppare nuove competenze e nuove soluzioni informatiche per effettuare Due Diligence, automatizzare flussi e creare indagini personalizzate. Si assisterà inoltre alla nascita o alla trasformazione di nuove “aziende servicer” che hanno avviato il processo iscrizione come intermediario unico a Banca D’Italia o lo stanno valutando per cogliere maggiori opportunità di crescita.
Queste saranno chiamate ad avere una compliance simile ad una banca e quindi dovranno inserire specifici presidi organizzativi, volti ad assicurare la correttezza delle procedure e del rispetto delle norme. La compliance aggiunge valore perchè tutto ha l’unico fine di non incorrere in sanzioni che possono danneggiare la reputazione dell’azienda.
Ormai sono numerose le società di recupero che dispongono di una divisione di Internal Audit, uno dei presidi dei quali si serve la Compliance, che ha il compito di controllare la corretta gestione delle pratiche di recupero crediti per non incorrere in anomalie di gestione o violazioni del Codice Deontologico.
Dal punto di vista organizzativo quindi le aziende saranno sempre più attente ai processi ed adotteranno sistemi e soluzioni che permettano una costante verifica e miglioramento delle attività svolte verso i clienti, i debitori e i fornitori.
Tutto queste attività che coinvolgono l’operato delle aziende e degli addetti sono propedeutiche ad una operatività delle aziende di recupero crediti in un Mercato Unico Europeo.
Di questi temi ne parleremo molto nei prossimi mesi e ci incontreremo durante tutto questo anno per poter “vedere lontano” e cogliere tutte le opportunità…ci possiamo incontrare all’evento Stop Secret, a Roma il 18 febbraio prossimo per parlare dei sistemi e soluzioni per una maggiore efficienza nel recupero del credito stragiudiziale per la Pubblica Amministrazione.
Questo evento rappresenta la prima occasione del nuovo anno..facci sapere se sarai presente, ci piacerebbe prendere un caffè insieme…
Buon anno e buon lavoro.