Il mercato digitale degli NPL nascerà o è solo utopia?
A fine Novembre la BCE nel documento “Financial Stability Review November 2017 – Special features” ha fatto una proposta che ha “stupito” un po’ tutti : creare una piattaforma di trading elettronico per il mercato NPL per portare trasparenza sul mercato.
“Le piattaforme di transazione sono considerate una possibile soluzione per l’Europa alto stock di crediti in sofferenza”
Questo nuovo mercato digitale potrebbe essere un nuovo sistema di dati per aiutare le banche dell’Eurozona a smaltire gli NPL fornendo maggiore trasparenza e, come conseguenza diretta, essere da spinta per far crescere la domanda.
Questa nuova piattaforma dovrebbe consentire alle banche di cedere i portafogli omogenei a prezzi più interessanti rispetto a quelli attuali proposti dagli investitori senza dover affrontare gravi perdite visti i valori iscritti già in bilancio e quindi creare un mercato più equo degli Npl.
“An NPL transaction platform as a means to overcome market failures”
La piattaforma digitale degli NPL, potrebbe essere creata direttamente dalle banche che intendono usarla per vendere gli Npl o da una terza parte che potrebbe essere un fornitore di dati.
Dovrà contenere informazioni dettagliate dei crediti con una standardizzazione dei dati per effettuare la valutazione fino a poter concludere la transazione.
Figura A.1 – Gli elementi principali di una piattaforma di trading
“La chiarezza sugli obiettivi è cruciale nella progettazione della piattaforma. In primo luogo, la sua portata potrebbe variare, da una soluzione di data warehouse che sarebbe fornire trasparenza su NPLs, per coprire l’intero processo di transazione.”
La domanda che ci poniamo è se si realizzerà veramente o rimarrà un bellissimo progetto sulla carta semplicemente invocato dalla BCE.
Cooperation with legal, real estate and advisory firms could also be part of the bundle of services facilitated by the platform. The costs of operating the platform should be borne by the industry
Sicuramente il messaggio che passa è che si ribadisce come sia fondamentale per le banche “attrezzarsi al meglio” per evitare vendite a sconto eccessivamente penalizzanti.
Il punto focale è sempre quello della verifica della qualità dei propri attivi con informazioni puntuali e dati per un assessment del portafoglio.
Un punto su cui focalizzarsi è “il costo del recupero” pubblicato dalla Banca Mondiale nel suo Doing Business 2017, si nota come l’Italia mostrerebbe il più alto costo di recupero rispetto al prezzo di iscrizione a bilancio dei suddetti crediti.
Per un’analisi più strategica degli asset e una miglior valorizzazione del credito è fondamentale elaborare questi portafogli e arricchirli di dati anche per le caratteristiche degli immobili sottostanti la garanzia, fornendo le caratteristiche intrinseche del singolo asset.
I servizi Real Estate di AIM CreditSolutions sono di supporto a questa attività di valutazione e valorizzazione complessiva.
Fonte: Special features – Overcoming non-performing loan market failures with transaction platforms